Un semplice
itinerario ad anello tra i terrazzamenti vitati e lungo i sentieri
che collegano il fondovalle con il centro di Montagna in Valtellina e
le sue frazioni alte. Una visita ad antiche strutture rurali:
castelli, centri abitati, un mulino. Un percorso ideale per conoscere
la coltivazione della vite e dei cereali, di questi ultimi
principalmente segale e grano saraceno, come era praticata un tempo
in queste contrade, dalla semina al raccolto, per concludere con la
preparazione del pane, cotto nel forno a legna. Un tipo di
agricoltura scomparsa, della quale possiamo venire a conoscenza
tramite le testimonianze dirette degli ultimi contadini, ma anche con
l’osservazione e tanta immaginazione.
Al castello di Mancapane, partendo e tornando a piedi a scuola per scoprire con Beno e Nicola Giana un itinerario appena fuori dalla porta di casa. |
Pensiamo che
portare i ragazzi lungo un percorso a ritroso nel tempo possa dar
loro la possibilità di capire, almeno in parte, come si svolgeva la
vita agricola e sociale in Valtellina e come fosse legata al lavoro
nei campi.
Conoscere le
proprie tradizioni offre ai ragazzi la possibilità di identificarsi
in una comunità: di sapere chi sono, da dove vengono. Conoscere in
modo più approfondito il proprio territorio forse consentirà loro
di imparare ad apprezzarlo.
L’escursione
proposta, oltre ad avere un aspetto prettamente didattico, ha il
merito di svolgersi in un ambiente naturale emozionante, a tratti
avventuroso e mai pericoloso: si seguono sentieri tra i terrazzamenti
coltivati a vite, si visitano antichi nuclei rurali, un mulino e un
forno, si attraversano vallate selvagge e si raggiungono ben due
castelli situati in posizione panoramica.
L’intento
è quello di stimolare i ragazzi a una frequentazione intelligente e
consapevole del territorio attraverso la sua osservazione e
valorizzazione.
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